Teatro

Gli innamorati di Shakespeare, attesi dalla Fortuna

Gli innamorati di Shakespeare, attesi dalla Fortuna

Riparte dal Teatro della Fortuna di Fano la tournée di "Romeo e Giulietta" con protagonisti Lucia Lavia, Antonio Folletto e Alessandro Preziosi per la regia di Andrea Baracco.

Il Teatro della Fortuna di Fano ospita in questi giorni la residenza di riallestimento dello spettacolo Romeo e Giulietta di William Shakespeare con Lucia Lavia, Antonio Folletto e Alessandro Preziosi diretti da Andrea Baracco.

Lo spettacolo, che vede in scena anche Gabriele Portoghese, Elisa Di Eusanio, Giacomo Vezzani, Mauro Conte, Laurence Mazzoni, Dario Iubatti, Woody Neri, Roberta Zanardo, Daniele Paoloni e Alessia Pellegrino, sarà in scena venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 febbraio.

In Romeo e Giulietta – scrive Andrea Baracco nelle note allo spettacolo – c’è una sorta di ossessione del tempo; l’intera vicenda infatti si svolge in appena quattro giorni, da un lunedì di luglio al giovedì della stessa settimana. Giulietta passa in quattro giorni da bambina a donna matura, Romeo da ragazzo imbevuto di amor cortese a vendicatore, Mercuzio da vitalistico funambolo del linguaggio a cadavere. Cosa spinge quindi Shakespeare ad accelerare così vorticosamente il tempo dell’azione? “Non c’è tempo” o meglio “il tempo è scaduto” sembrano sussurrarsi di continuo tra loro i personaggi, o almeno tutti quelli che possiedono ancora gambe per correre, gli altri invece, i genitori, il Principe, la Chiesa, rimangono seduti in luoghi ben protetti ad osservare, immobili. Un irriducibile antagonismo sociale avvicina Romeo e Giulietta più a una tragedia borghese che a una tragedia della vendetta o simili; caratteristica tipica della tragedia borghese è quella di porre in scena personaggi non aristocratici in scene di vita famigliare; i Capuleti e i Montecchi sono ricchi borghesi e nel testo c’è ampio spazio dedicato alle loro abitudini domestiche”.  Le scene dello spettacolo sono di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Irene Monti, le luci di Pietro Sperduti, le musiche di Giacomo Vezzani.

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